« Ada - der intelligente Raum » - Universität und ETH Zürich an der Expo.02


		Vantaggi e limiti
		Prese di posizione
			Rodney Douglas
			Paul Verschure
			François Höpflinger
			Rolf Pfeifer
			Peter Stamm
			Ray Kurzweil
		Impressioni
		Concorso

Prof. Rolf Pfeifer, L’informatico

Il prof. Rolf Pfeifer è direttore dell’Artificial Intelligence Laboratory dell’Università di Zurigo.

Nella sua attività di ricerca si occupa di diverse questioni legate alla vita artificiale, ai robot mobili e alla biorobotica.

Il seguente articolo è stato scritto per la rivista «Unimagazin».

La favola dei mostri intelligenti

I computer saranno presto più intelligenti degli uomini? Saremo presto schiavizzati da robot assetati di potere? A detta di certi profeti autodichiarati, questo scenario si verificherà tra venti, cinquanta anni. Che questi pronostici non hanno alcun fondamento scientifico lo dimostra la ricerca dell’Artificial Intelligence Lab.

I pronostici errati sono all’ordine del giorno: le previsioni del tempo sono cronicamente sbagliate, così come le stime sull’andamento economico e gli indici azionari. In fatto di errori di previsione, l’intelligenza artificiale batte però tutte le altre discipline. Il premio nobel, politologo ed economista recentemente scomparso, Herbert Simon – uno dei padri fondatori dell’intelligenza artificiale – aveva annunciato nel 1965: «Machines will be capable, within twenty years, of doing any work that a man can do.»

Nel 1968 il regista Stanley Kubrick, nel suo capolavoro «2001: Odissea nello spazio», ispirato a un romanzo di Arthur C. Clarke, aveva previsto che nel 2001 i computer sarebbero stati capaci non solo di capire il linguaggio naturale parlato, ma anche di provare emozioni e sensazioni. Ora siamo però nel 2001, sono passati già 16 anni dal termine indicato da Simon, ed entrambi i pronostici si sono rivelati sbagliati. E non sono i soli.

Come è possibile dunque che i vaticini di profeti autodichiarati come Hans Moravec, Ray Kurzweil, Hugo de Garis, Kevin Warwick e Bill Joy vengano presi così sul serio e portati avanti da un ampio pubblico di scienziati, ingegneri esperti di tecnologia, come anche giornalisti e politici?

(da «Unimagazin», 3/01, pag. 23-26: Die Mär von den intelligenten Monstern. Rolf Pfeifer)






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