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dott. Paul Verschure, Psicologo

Il dott. Paul Verschure dirige il progetto «Ada – lo spazio intelligente» presso l’Istituto di neuroinformatica, un istituto comune dell’Università e del Politecnico di Zurigo.

Nella sua attività di ricerca si occupa di questioni legate al nesso pensiero-azione (comportamento) e alla loro base materiale, il cervello.
A questo scopo ricorre a metodi sintetici, quindi artificiali, che si fondano soprattutto su computer e software. I campi che più lo interessano sono la percezione, l’apprendimento e la soluzione dei problemi negli animali e nelle macchine.

Le seguenti dichiarazioni sono tratte in maggioranza dal breve filmato «Brainworkers», creato nel contesto dell’esposizione all’Expo.02.



«In fondo non sappiamo cos’è l’intelligenza. Ma ha a che vedere con la nostra abilità di risolvere i problemi e di ottenere conoscenze sul mondo.»

«Il progetto vuole mostrare che un giorno la tecnica ci assomiglierà.»

«Il nuovo fa sempre un po’ paura. Ci sarà una specie di super robot capace di sostituire l’uomo? No! Perché? È solo fantascienza, non credo che succederà.»

«L’ignoto non ci minaccia, ma risveglia la nostra curiosità e ci mostra ciò che non sappiamo ancora. Oggi non riusciamo a spiegare il funzionamento completo del cervello. E di conseguenza non possiamo neppure capire noi stessi. La sfida consiste nel rispondere all’antica questione che poneva già Plotino: ma noi chi siamo?»

«Sarà possibile costruire macchine in grado di interagire con il mondo in modo intelligente? Sì, certamente.»

«Per esempio sarà possibile avere una divergenza di opinioni con la propria auto. Tu vuoi andare a sinistra, l’auto a destra. E tu devi riflettere. Perché bisogna riflettere e discutere? Affinché la macchina impari.»
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